Tumore testa collo: conoscere i sintomi per una prevenzione salva-vita

Sono moltissime le neoplasie che possono colpire il nostro corpo e alle quali possiamo mettere un freno con la prevenzione, tra queste vi è il tumore testa collo. Un tipo di cancro che coinvolge molte aree del nostro corpo e che, grazie alla campagna di sensibilizzazione Make Sense Campaign, è sempre più conosciuto. Riconoscerne i sintomi infatti, che sono molti e variegati, significa intervenire in tempo e salvarsi la vita.

 

Tumore testa collo: cos’è?

Il termine tumore testa collo sta ad indicare una categoria di tumori molto diversi tra loro che hanno origine nelle strutture superiori del corpo umano, tra il collo e la testa per un totale di 30 aree di potenziale sviluppo. Tra le zone colpite vi sono: faringe, laringe, ghiandole salivari, lingua e bocca.

Questi tipi di cancro colpiscono maggiormente il genere maschile che registra circa il 10-12% della totalità dei tumori maligni mentre si ferma al 4-5% nelle donne. 

È un tipo di tumore più frequente nelle persone con più di 40 anni e si verifica ancora più di frequente in pazienti sopra con un’età superiore a 70 anni.

I fattori di rischio principali sono: l’eccessivo consumo di alcol e la dipendenza da tabacco; una cattiva igiene orale; lo scarso consumo di frutta e verdura; l’esposizione prolungata ad alcune sostanze che spesso avviene a livello lavorativo (ad esempio le polveri del legno che sono un rischio per il cancro rinofaringeo); aver contratto infezioni virali Human Papilloma Virus o Epstein Bar Virus.

 

Sintomatologia del tumore testa collo

La sintomatologia dei tumori testa collo, indicati anche come cervico-cefalici, comprende:

  • dolore alla lingua;
  • macchie rosse o ulcere in bocca che faticano a guarire;
  • mal di gola e raucedine costanti;
  • persistenti difficoltà a deglutire;
  • gonfiore al collo;
  • naso chiuso da un lato e perdita di sangue dal naso.

Oltre a questi sintomi generici ve ne sono di più specifici a seconda della zona della testa e del collo in cui si sviluppa il cancro:

  • nei tumori della laringe si verificano alterazioni della voce e fatica o dolore nella deglutizione;
  • per la faringe invece si presenta la sensazione di avere un corpo estraneo in gola, noduli sul collo, alitosi, voce nasale e salivazione eccessiva, ma anche perdita dell’olfatto, secrezioni nasali e visione ridotta negli stadi più avanzati;
  • il tumore della bocca si presenta con piccole vesciche dolorose che non guariscono, difficoltà nei movimenti della lingua e fatica nell’aprire la bocca;
  • per quanto riguarda il tumore paranasale si verifica ostruzione nasale con secrezioni abbondanti, dolore al volto, disturbi visivi e deviazione della lingua.

Riconoscere le avvisaglie sintomatiche in tempo significa aumentare le possibilità di guarigione dalla malattia, grazie alla diagnosi precoce, che gioca un ruolo fondamentale per sconfiggere qualsiasi tipo di neoplasia e che si basa su esami come: endoscopia, biopsia, ecografia, TAC e risonanza magnetica.

 

Prevenzione, la strategia migliore

Come in molti altri ambiti della medicina, per scongiurare l’insorgere del tumore testa collo l’arma vincente è la prevenzione

Essere consapevoli dei rischi e della sintomatologia di questa malattia permette di proteggersi e di intervenire in tempo per curarsi. Questo è ciò che emerge dalle ricerche dell’EHNS (European Head and Neck Society) che segnalano un tasso di sopravvivenza dell’80-90% nelle persone che ricorrono tempestivamente al consulto medico.

In merito a questo, è attiva dal 2013 la campagna Make Sense Campaign “1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita”, che ha lo scopo di sensibilizzare e far conoscere questa patologia al pubblico. La definizione “1 per 3”, sviluppata dagli esperti europei del tumore testa collo, indica la raccomandazione di recarsi da uno specialista se si presenta uno dei sintomi per tre settimane.

Inoltre, recentemente, alcuni studi hanno evidenziato l’efficacia dei vaccini contro il papillomavirus (introdotti per la prima volta nel 2006) nella riduzione dell’incidenza di questo tipo di tumori. La vaccinazione anti-HV, infatti, ridurrebbe sensibilmente le infezioni e quindi le patologie che poi porterebbero al tumore. 

Una terapia vincente invece, è stata individuata nell’immunoterapia, che sfrutta il sistema immunitario per individuare gli antigeni tumorali e attaccare le cellule malate.