LA RIVISTA DELLE FARMACIE COMUNALI DELLA TUA CITTÀ

Dalla terra alla luna

Costruire progetti di vita per le persone con autismo e le loro famiglie

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dallaterraallaluna.org

I l nome della Fondazione rende con una immagine assai chiara l’arduo percorso che le famiglie si trovano ad affrontare dopo la diagnosi di autismo di un figlio: come dover andare dalla terra alla luna. Questo viaggio, però, se affrontato cogliendo l’essenza di ogni giorno tra difficoltà e conquiste può regalare una manciata di stelle che, forse, ad altri non saranno mostrate.

Incontriamo Mariella Ferri, presidente e membro del comitato direttivo della fondazione Dalla terra alla luna e mamma instancabile.

Prendendo spunto dal titolo di un convegno da voi organizzato alcuni anni fa ”I servizi e le reti integrati per le persone con autismo: a che punto siamo?”, le pongo la stessa domanda per fotografare in sintesi la situazione attuale.

Rispetto al convegno è cambiata la situazione sul territorio, sono aumentate le diagnosi del 250%, inoltre da quest’anno vi è anche un fondo statale destinato alle persone con autismo. 

Vediamo alcuni aspetti, sia positivi sia critici, in relazioni alle differenti fasce di età.

Parlando dei bambini, in ambito sanitario oggi le diagnosi avvengono già a 18 mesi, grazie anche all’evoluzione delle conoscenze in neuropsichiatria infantile, mentre nel territorio sono state create opportunità per praticare attività sportive, pet therapy ecc. Nel mondo della scuola vi è necessità di migliorie soprattutto formative, se pensiamo che il curriculum di studio degli insegnanti di sostegno non prevede l’obbligo della formazione specifica per l’autismo.

Dai 16 -17 anni inizia il periodo critico, giungendo in prossimità della conclusione della carriera scolastica. A questa età risulta evidente quanto sarebbe necessario prevedere verso i 14 anni l’apprendimento delle abilità con una proiezione verso il futuro affinché i ragazzi e le ragazze, con le loro famiglie, inizino a disegnare una visione del domani. Per incentivare il filone dei progetti di vita con una visione globale, la Fondazione ha attivato dallo scorso anno il progetto Bump up grazie a un bando di Unicredit foundation e con la collaborazione della Neuropsichiatria infanzia adolescenza dell’Ausl di Ferrara. Il progetto ha l’obiettivo di fare emerge, rafforzare e valutare le abilità di un gruppo di ragazzi tra i 12 e i 17 anni.

Per la fascia degli adulti, la criticità è data dall’accoglienza generalizzata per laboratori occupazionali che spesso viene attuata verso ragazzi con varie disabilità. Alla base c’è una scarsa conoscenza di quello che è l’autismo soprattutto in età adulta e che richiede un approccio fortemente centrato sulla persona. In Fondazione è attivo un gruppo di persone di età compresa tra i 19 e i 31 anni. Tra queste, 4 frequentano la sede e stanno facendo attività di “palestra abitativa” attività di piccola quotidianità stando insieme, con la presenza di educatori che li affiancano nella gestione.

In questo contesto variegato di età ed esigenze, la Fondazione si impegna a fornire non soltanto interventi psicoeducativi che mirano allo sviluppo delle autonomie personali e sociali dei singoli, ma anche attività occupazionali. Le attività create danno possibilità ai ragazzi e alle ragazze di aumentare le proprie competenze, crescere nella loro individualità e, soprattutto, infondono loro soddisfazione ed entusiasmo per ciò che realizzano.

Dalla fine del 2021 Dalla terra alla luna sta vivendo delle tappe particolarmente importanti.

Abbiamo concluso il 2021 trasformandoci da associazione in fondazione per dare maggiore solidità al progetto di Fattoria sociale, pensando alla prospettiva del “durante” e “dopo di noi” delle famiglie.

Poi lo scorso anno, il 2 aprile in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, abbiamo posato la prima pietra insieme ai ragazzi per edificare il nostro sogno: la casa che accoglierà attività e laboratori permanenti del “Durante” e il futuro del “Dopo di noi”. La missione di chi opera a favore della Fondazione è fornire un’assistenza davvero completa che non si rivolge solo alla persona autistica ma a tutta la famiglia, sostegno che va fornito per tutto l’arco della vita del soggetto.

La Fondazione ha uno stretto legame con il mondo agricolo tramite l’investimento fatto sul progetto di Fattoria sociale.

Il progetto nasce dall’idea di avviare un percorso di avvicinamento alla creazione di una Fattoria sociale, che permetta ai ragazzi di condividere momenti di socialità e svago ad attività lavorative e occupazionali. Cogliendo anche spunto dagli esempi di altre farm in Italia, abbiamo iniziato a piantare e coltivare la lavanda, pianta con bassa necessità di cura. Ne è scaturito il laboratorio La piccola Provenza che parte dalla cura della pianta, passando alla raccolta e lavorazione dei fiori sino alla realizzazione dei sacchettini profumati. Ogni ragazzo trova così il suo posto all’interno della filiera.

Da esperimento La piccola Provenza è diventata una vera attività che porta i sacchettini a trasformarsi in bomboniere solidali per le occasioni importanti, dai matrimoni ai battesimi alle lauree. Grazie a una convenzione con la concessionaria AutoMaster di Ferrara e Rovigo le sue auto escono con il sacchettino di lavanda. In occasiona del Natale scorso anche Farmacie comunali Ferrara ha acquistato i sacchettini di lavanda.

Un altro risultato è il corso di formazione per la panificazione è l’esperienza al Ferrara food festival condivisa con Afm Farmacie comunali di Ferrara.

Grazie alla Regione e con lo Ial di Ferrara abbiamo attivato il primo Corso di formazione (seguito dal secondo) per la panificazione e prodotti dolciari dedicato a ragazzi con autismo. I ragazzi desideravano vedere il risultato del loro impegno, così presso la struttura abbiamo realizzato una prima sperimentazione che ci ha portati a realizzare prelibatezze dolci e salate per allestire buffet e serate di degustazione fino a partecipare pure a manifestazioni sul territorio – sempre in ambiente tutelato – come al Ferrara food festival, esperienza condivisa con Farmacie comunali e l’istituto Vergani Navarra. Come indichiamo sulle etichette, i nostri prodotti “sono realizzati con ingredienti particolari, quali amore, impegno e condivisione”. 

A febbraio vi siete adoperati per il recupero di decine di banchi scuola altrimenti destinati alla discarica.

Decine di banchi e sedie sono stati salvati e ristrutturati, grazie al progetto Ponte, promosso dal Comune con la Fondazione e alcuni partner, tra cui la cooperativa La città verde.

Questa iniziativa ha unito diversi vantaggi: il riuso, l’attenzione all’ambiente, l’attività formativa in falegnameria, la socialità. Il lavoro svolto dai ragazzi è stato funzionale allo sviluppo e al rafforzamento delle abilità e contemporaneamente ha svolto un servizio per gli studenti.

Ogni anno il 2 aprile è dedicato alla Giornata della consapevolezza sull’autismo. Cosa avete in programma?

Ogni anno ne approfittiamo per raccontare che cosa stiamo facendo, aprendo le porte della nostra realtà mossi da uno spirito di condivisione.

Desideriamo che gli spazi della Fondazione siano un luogo della città e vengano vissuti dalla città come uno dei punti di aggregazione cittadini. La sede ospita durante tutto l’anno feste e iniziative. Inoltre, abbiamo i sabati di volontariato: accogliamo chiunque abbia voglia di fare volontariato di qualsiasi tipo, ad esempio raccogliere la lavanda.

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