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Il mondo delle acque termali

Dalle bevande alle inalazioni sino ai fanghi

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di Nadia Finotti e Silvia Cafiero – farmaciste della farmacia comunale San Camillo

 

In molte regioni d’Italia esiste un’antica tradizione legata alle acque termali. Le terme nacquero in prossimità di falde naturali di acque termali calde o fredde. Le terme più antiche risalgono al tempo dei romani a partire dal II secolo a.C.. Le terme erano viste come un punto di aggregazione e socializzazione in cui i romani si recavano per la rigenerazione del corpo e dello spirito.

Le acque termali sono alimentate dalle acque piovane, scendono in profondità e attraversano strati di roccia permeabile e fratturata. Durante il loro percorso sotterraneo l’acqua discioglie sali e gas a seconda delle rocce che attraversa aumentando la sua temperatura. Nel suo lungo percorso l’acqua si arricchisce continuamente di sali minerali acquisendo caratteristiche chimico-fisiche diverse che ne compongono la  ricchezza e ne caratterizzano le  differenze a seconda della zona geografica. Dopo questo viaggio sotterraneo l’acqua sgorga sottoforma di sorgenti di diversa portata, dando origine a forti eruzioni con vapori o sorgenti termali.

Le acque termali differiscono in base alla loro composizione. La concentrazione di minerali è altissima. Tra i minerali che possiamo trovare nelle acque termali ci sono calcio, magnesio, ferro, manganese, silicio, potassio, rame e zinco.

Queste acque vantano proprietà benefiche, curative ed estetiche. I benefici dell’acqua termale sono legati alle proprietà dei loro ingredienti. L’acqua termale può essere assunta come bevanda, per irrigazione, per inalazione o sfruttata per praticare bagni, impacchi, fanghi e massaggi.

La classificazione delle acque

Le acque solfate, in cui l’elemento predominante è lo zolfo, sono indicate per contrastare eventuali problematiche sia dell’apparato gastrointestinale, grazie alle  proprietà antispastiche e miorilassanti, sia del fegato, favorendo la regolarità delle funzioni epatiche. I trattamenti generalmente consistono nell’assunzione per via orale oppure nell’utilizzo di fanghi con applicazione in alcune zone del corpo.

Le acque solfuree sono così classificate per la ricca presenza in idrogeno solforato, un gas che conferisce all’acqua quel classico odore di “uova marce”. Queste preziose acque vengono spesso impiegate per il trattamento di numerose patologie che colpiscono le vie respiratorie, l’orecchio, la pelle e le articolazioni.

Quest’acqua viene somministrata tramite inalazione sfruttando così la sua azione mucolitica, oppure tramite l’utilizzo di fanghi con azione antiinfiammatoria, immunostimolante, antiossidante e stimolante la microcircolazione.

Le acque cloruro sodiche sono acque i cui elementi caratterizzanti sono il cloro e il sodio come suggerisce il nome stesso. I trattamenti sono molteplici e avvengono attraverso l’utilizzo di fanghi, inalazioni o addirittura tramite l’assunzione per via orale.

Le acque cloruro sodiche sono impiegate prevalentemente per curare i disturbi dell’apparato digerente grazie alla loro capacità di regolare le secrezioni gastriche. Pertanto, vengono utilizzate per trattare disturbi come la dispepsia o la costipazione, grazie alla loro azione sulla motilità intestinale dovuta al richiamo d’acqua nel lume intestinale.

Queste acque sono molto utili nel trattamento dei problemi legati alle ossa e alle articolazioni. Infatti, vengono spesso impiegate per i disturbi reumatici e vascolari.

Infine, portano grandi benefici anche nel trattamento delle vie respiratorie in presenza di bronchiti, sinusiti e faringiti.

Le acque radioattive sono acque contaminate con elementi radioattivi (in particolare il radon). Questi componenti infatti sono presenti nelle acque perché derivanti da rocce e minerali. Sebbene il radon sia un gas nobile nocivo, diluito in acqua conferisce proprietà terapeutiche perdendo nel tempo ogni traccia di radioattività. Queste acque godono di capacità broncodilatatorie quindi sono utili per trattare patologie respiratorie e allergiche. Inoltre, vengono impiegate anche per curare nevralgie grazie alle sue proprietà analgesiche e calmanti.

Le acque salsobromoiodiche grazie alla loro ricca composizione in cloruro di sodio, iodio e bromo che conferisce loro proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie, antisettiche e lenitive sulle mucose sono indicate per il trattamento di problemi reumatici, dell’apparato respiratorio e per le infiammazioni delle mucose dell’apparato genitale femminile. Queste acque vengono utilizzate soprattutto attraverso inalazioni, bagni e fanghi.

Le acque bicarbonate sono così classificate per la presenza al loro interno di bicarbonato di calcio e magnesio. Vengono molto impiegate nelle patologie dell’apparato digerente, dando sollievo in caso di acidità e cattiva digestione favorendo lo svuotamento gastrico. Inoltre, grazie alla presenza di magnesio, queste acque vantano anche di proprietà  importanti nel recupero muscolare, ricostituendo l’equilibrio salino perso con la sudorazione. La presenza di calcio aiuta invece a stabilizzare la struttura minerale delle ossa.

Le acque termali marine sono acque impiegate nella talassoterapia attraverso l’applicazione di fanghi curativi e bagni e sono indicate per trattare diversi disturbi grazie al sale in esse contenuto. Infatti, favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso grazie all’azione drenante e rimodellante del sale. Hanno quindi vasto utilizzo in campo cosmetico e dermatologico per contrastare i sintomi della cellulite e tonificare la pelle. L’acqua marina inoltre ha potere antibatterico, favorisce la circolazione ed è utilizzata anche per disturbi delle vie aeree.

Le acque per la cosmesi

Non solo le acque marine hanno un largo utilizzo in cosmetica.

Le salsobromoiodiche, essendo caratterizzate da una parte organica che deriva da micro-alghe, vantano un azione lenitiva ed idratante. Queste acque sono dotate sia di un’azione vaso-protettrice, utile non solo per la fragilità capillare e l’insufficienza vasolinfatica ma anche per problemi di pelle sensibile e rosacea. Inoltre, grazie alla presenza di iodio, hanno un importante azione drenante.

Le acque bicarbonate, inoltre, sono utili per curare patologie della pelle come psoriasi e dermatite atopica grazie ai loro componenti lenitivi sulla cute e alla loro attività antinfiammatoria e cicatrizzante.

Le acque solfuree sono invece utili ed efficaci sulle pelli grasse e per trattare l’acne poiché, oltre ad avere proprietà antibatteriche, attivano il turnover cellulare grazie all’idrogeno solforato, rigenerando la pelle.

Visto le loro proprietà benefiche, esistono delle vere e proprie linee di cosmetici che hanno come ingrediente base l’acqua termale. gli utilizzi dell’acqua termale sono molteplici:

  • rinfresca e idrata la pelle;
  • protegge la pelle dal caldo e dalla disidratazione;
  • dopo la piscina e il mare elimina l’irritazione causata dal coloro e dalla salsedine;
  • arrossamenti della pelle;
  • punture d’insetto;
  • dopo peeling e depilazione;
  • cambio pannolino;
  • come primer o finitura del trucco;
  • per donare luminosità, rendere la pelle più tonica e stimolare il turn-over cellulare.

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