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Fitoterapia per affrontare l’autunno

Un aiuto per il sistema immunitario

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L’autunno è ormai alle porte, e con i suoi continui e bruschi cambi di temperature possono insorgere sgradevoli stati influenzali e parainfluenzali. I cambi di stagione sono infatti fasi di passaggio molto delicate per il nostro corpo. I cambiamenti di luce e temperature rappresentano una fonte di stress per l’organismo che ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova fase dell’anno. I principali sintomi sono stanchezza cronica, cattivo umore e cali del sistema immunitario. Per ogni individuo quest’ultimo rappresenta un’importante difesa contro le minacce provenienti sia dall’ambiente esterno che interno all’organismo. Il modo migliore per rafforzare le difese immunitarie è adottare uno stile di vita sano.

Alcuni consigli pratici a tale scopo possono essere: avere un’alimentazione sana ricca di frutta e verdura (tale da garantire un adeguato apporto di vitamine e sali minerali), non fumare e limitare l’uso di alcolici, fare regolarmente attività fisica (adeguata in base all’età dell’individuo), dormire a sufficienza e lavarsi spesso le mani per evitare contagi. Seppure seguendo queste regole dovessero comparire con frequenza afte, herpes, raffreddori, candide, stanchezza fisica e mentale, allora significa che il nostro sistema immunitario ha bisogno di un ulteriore aiuto e, come spesso succede, nella natura possiamo trovare alcune soluzioni.

L’approccio fitoterapico per rendere il nostro sistema immunitario efficiente si divide sostanzialmente in immunomodulanti e immunostimolanti. Per fare chiarezza:

con l’immunomodulazione cerchiamo di intervenire sui processi di regolazione del sistema di difesa, stimolando alcune componenti del sistema immunitario e inibendone altre in modo mirato;

con l’immunostimolazione invece andremo a stimolare delle reazioni immunitarie dell’organismo tramite una serie di processi non specifici, che favoriscono l’attivazione del sistema immunitario sia umorale che cellulare.

L’immunostimolante per eccellenza è l’echinacea (Echinacea purpurea (L.) Moench), pianta originaria del Nord America appartenente alla famiglia delle Asteraceae, proposta per varie applicazioni mediche, come risultato di molteplici attività antimicrobiche ed immunomodulanti. I componenti attivi racchiusi nella radice di Echinacea purpurea, angustifolia e pallida stimolano la risposta immunitaria, l’azione antibatterica, antivirale (soprattutto sulle vie respiratorie), cicatrizzante e antiflogistica.

L’uncaria (Uncaria tomentosa) nota anche come “unghia di gatto” per la somiglianza delle sue spine agli artigli dei gatti, può rinforzare le difese immunitarie aumentando i livelli di globuli bianchi, come i linfociti T helper, i linfociti B e aumentando l’attività dei granulociti.

Altra pianta immunostimolante è l’astragalo (Astragalus membranaceus), pianta perenne appartenente alla famiglia delle Leguminosae tipica della medicina tradizionale cinese e impiegata da sempre per la sua azione tonica e rafforzante. L’astragalo ha una forte attività antinfiammatoria, ipotensiva, vasodilatatrice e spasmolitica. Nelle malattie virali respiratorie il suo utilizzo, soprattutto durante l’inverno, riduce l’incidenza e il decorso delle malattie da raffreddamento.

Come immunomodulatori possiamo avvalerci anche dell’eleuterococco (o Ginseng siberiano) da sempre utilizzato in Medicina tradizionale cinese per rafforzare il Qi, rinvigorire il fegato e i reni. È un rimedio noto per le sue proprietà adattogene in grado di sostenere l’organismo in caso di stress, affaticamento e astenia.

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