I farmaci sono un aiuto prezioso quando bisogna prendersi cura della propria salute, e avere il farmaco giusto a portata di mano può rivelarsi molto utile.
Purtroppo, ogni anno in Italia si registrano numerosi incidenti domestici legati a un utilizzo improprio o a una cattiva conservazione dei medicinali.
Ecco alcuni consigli per utilizzarli con maggior consapevolezza e conservarli adeguatamente. Così possiamo prevenire gli incidenti e garantire la sicurezza dell’intera famiglia, soprattutto in presenza di bambini e persone fragili.
Al momento dell’acquisto è importante assicurarsi di aver compreso:
• come e quando assumerlo. In questo modo la terapia sarà efficace e il rischio di effetti indesiderati sarà minimo;
• come conservarlo e per quanto tempo è stabile, una volta aperta la confezione;
• possibili interazioni con altri farmaci o alimenti;
Inoltre, se si acquistano più farmaci con scatole simili tra loro può essere utile chiedere aiuto al farmacista per distinguerle meglio quando sarà il momento di assumerli. Il farmacista è un professionista preparato e può rispondere a qualsiasi dubbio abbiate: non esistono domande banali!
Giunti a casa è il momento di pensare a come conservarli.
• Conservare i medicinali in un luogo fresco e asciutto. La maggior parte dei farmaci si conserva a una temperatura massima di 25°C, perciò è meglio evitare di riporli in prossimità di termosifoni, davanzali soleggiati, bagno e cucina.
• Alcuni farmaci devono essere conservati in frigorifero e spesso hanno una validità limitata. In questo caso è bene annotare la data di acquisto o di apertura del flacone per risalire con facilità alla data in cui sarà necessario smaltirlo.
• Utilizzare un contenitore o un armadietto richiudibili e fuori dalla portata di bambini, persone non autosufficienti e animali. Questi soggetti potrebbero ingerire accidentalmente dei farmaci pericolosi per la loro salute se ne hanno libero accesso.
• Conservare i medicinali nel loro astuccio originale e con il loro foglietto illustrativo. Questo aiuterà a distinguerli meglio in futuro e permetterà di risalire a preziose informazioni come posologia, effetti indesiderati e soprattutto scadenza. Evitare assolutamente il travaso o la conservazione in contenitori appartenuti ad alimenti o impossibili da identificare con precisione.
• Controllare periodicamente le scadenze dei farmaci. In questo modo ci si assicura la presenza di un medicinale sicuro ed efficace nel momento del bisogno.
Come smaltirli?
I farmaci scaduti vanno smaltiti in appositi contenitori disponibili presso le farmacie. Prima di portarli in farmacia bisogna separare gli astucci di cartone che si possono smaltire nel normale contenitore domestico della carta.
Con o senza ricetta?
I farmaci più sicuri e liberamente accessibili hanno un simbolo sulla confezione che permette di identificarli con facilità. Questi sono farmaci di automedicazione che si possono utilizzare per i più comuni disturbi: mal di testa, febbre, dolori articolari, problemi gastrici o intestinali, sintomi influenzali, tosse e così via.
Un buon modo per distinguerli potrebbe essere di scrivere sulla confezione il sintomo più frequente associato a tale farmaco. È importante ricordare che se i sintomi non si risolvono nel giro di pochi giorni dall’assunzione o, peggio, se si aggravano, non esitare a contattare il medico.
Altri farmaci come antibiotici, cortisonici o farmaci specifici per determinate patologie hanno l’obbligo della prescrizione medica. Questo perché sono farmaci che possono provocare gravi effetti indesiderati e vanno utilizzati solo per la patologia diagnosticata dal medico in quella particolare circostanza.
Spesso questi farmaci non hanno una posologia uguale per tutti e il modo di assumerli viene determinato dal medico in base alla valutazione del singolo caso.
Questo significa che al termine del ciclo terapeutico potrebbe avanzare del farmaco; consultare sempre il medico se si dovessero ripresentare gli stessi sintomi e non assumere direttamente il farmaco avanzato: potrebbe non essere sufficiente per completare il ciclo terapeutico o peggio, potrebbe non essere più il farmaco adatto.
Per assumere al meglio la terapia
• Bere un abbondante bicchiere di acqua quando si assumono capsule o compresse. Gli studi che determinano come e quanto velocemente un farmaco viene assimilato vengono effettuati utilizzando proprio 200 ml di acqua.
• Agitare bene le forme liquide: sciroppi, emulsioni, sospensioni e soluzioni. In questo modo ci si assicura che la composizione sia sempre omogenea in tutto il volume.
• Le forme sublinguali vanno trattenute per qualche secondo sotto la lingua prima di deglutire per migliorarne l’assorbimento.
Vicino o lontano dai pasti?
La risposta dipende unicamente dal singolo farmaco. Alcuni si possono assumere indipendente dai pasti, altri vanno assunti con il cibo e altri ancora a digiuno. I motivi di queste differenze possono essere legati al fatto che il principio attivo:
• interagisce con sostanze contenute negli alimenti e questo può comprometterne l’assorbimento;
• ha degli effetti noti sullo stomaco o l’apparato digerente e il cibo aiuta a mitigarne gli effetti.
Che cosa significa distante dai pasti?
Significa almeno trenta minuti prima o due ore dopo il pasto. Questo assicura al farmaco un transito libero attraverso lo stomaco.
A stomaco pieno significa durante o appena dopo il pasto.
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