Una nuova normalità
Siamo in graduale e lenta uscita dalla fase acuta dell’emergenza.Tante le considerazioni, le polemiche, le aspettative, i timori emersi e che in molti casi riguardano il non disporre (reale o percepito) di tutti gli strumenti, i mezzi, gli operatori necessari.
Al contrario, una consapevolezza che accomuna positivamente tutti coloro che in questi mesi si sono recati in farmacia è quanto i farmacisti siano una figura centrale nelle comunità piccole o grandi in cui operano.
Situazioni come quella vissuta, e che stiamo ancora vivendo, coinvolgono l’ampio contesto sanitario, economico, sociale e territoriale. Influiscono sulle relazioni del singolo con il suo tessuto esistenziale, fondendo in un unicum le componenti profonde del benessere: la salute, la relazione, l’ambiente. In tutto ciò, le farmaciste e i farmacisti hanno dato prova – ancora una volta – di essere riferimenti capillari del Servizio sanitario, svolgendo pure funzioni assistenziali nella rete del territorio.
Anche la novità attivata a livello nazionale di condividere in modalità digitale il numero della ricetta elettronica (NRE), per evitare attese presso lo studio medico e ridurre i contatti, ha contribuito a rafforzare la centralità della farmacia. Inoltre, durante questi mesi di blocco, la possibilità di porsi come l’anello di continuità tra il medico e il paziente nella catena dell’approvvigionamento del farmaco ha rassicurato molti utenti che non potevano agire autonomamente o affidarsi agli aiuti parentali. I supporti digitali e la tecnologia hanno reso la farmacia ancor più vicina e capace di rispondere alle esigenze di salute. Un percorso già iniziato in precedenza dalle farmacie comunali di Ravenna con l’inserimento di servizi di telemedicina.
La drammatica situazione vissuta non è ancora superata ma è necessario guardare avanti, senza rimanere vincolati al passato, pensando a costruire una nuova normalità fatta anche di distanza, non sociale (come spesso erroneamente si legge e si sente dire) ma soltanto fisica. Una distanza che le farmacie comunali sapranno colmare anche grazie al supporto tecnologico.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.