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A ciascuno il suo termometro

Come sceglierlo a seconda delle esigenze

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Incontriamo la dottoressa Ada BEQO, farmacista alla farmacia comunale 6 a Ravenna, per parlare delle diverse tipologie di termometri clinici e di come utilizzarli.

La dottoressa Ada Beqo,
nella farmacia comunale 6 a Ravenna.

Dottoressa Beqo, iniziamo dicendo che cos’è un termometro?

È uno strumento di misura e quello clinico è tra i più comuni dispositivi medici. Sfrutta il principio 0 della termodinamica o altri principi fisici. Si usava già molti secoli fa, ma i primi erano molto diversi. Alla fine del 1500 risale quello messo a punto da Galileo Galilei con il nome di termoscopio. In Italia la gradazione dei termometri è misurata in gradi Celsius (°C).

In riferimento al termometro clinico, possiamo ricordare cosa si intende quando parliamo di temperatura corporea e di febbre?

La temperatura corporea è l’equilibrio, espresso in gradi, tra la produzione e la dispersione di calore. Il centro termoregolatore del corpo umano si trova nell’ipotalamo. La temperatura ritenuta normale è generalmente compresa tra i 36,5 e i 37,5 °C (secondo l’Oms, 1996), dopo si parla di febbre. È però importante diversificare tra rilevazione interna o esterna e tra adulti e bambini. Valori ancor più differenti sono quelli in veterinaria: se, ad esempio, misuriamo la temperatura al nostro cane, ricordiamo che è considerata normale a circa 38 °C.

La febbre è l’aumento della temperatura corporea e indica che il meccanismo di autodifesa dell’organismo sta cercando di controllare un “attacco” solitamente da parte di un virus (ad esempio l’influenza) o di un batterio (infezione). La febbre è quindi un sintomo e non una malattia.

Vediamo ora le diverse tipologie di termometri clinici.

Il modello di termometro clinico utilizzato per lungo tempo è stato quello a mercurio. A causa del potere inquinante del mercurio, un decreto ministeriale ne ha proibito la fabbricazione dall’aprile 2009. I termometri a mercurio vengono quindi gradualmente sostituiti da altri sempre a espansione ma con leghe metalliche meno tossiche, oppure da termometri digitali (con sonda o a infrarosso).

Termometro a espansione con gallistan: è il sostituto ufficiale di quello a mercurio. Simile nell’aspetto sia nel funzionamento, utilizza una lega fluida termosensibile di gallio, stagno e indio (il gallistan). Le proprietà di questa lega garantiscono una misura accurata della temperatura nelle diverse sedi corporee (orale, ascellare, anale) in circa 3 minuti. Antiallergico e non nocivo per l’ambiente, si presenta nel classico contenitore di vetro.

Può non essere adatto ai bambini più piccoli poiché non è infrangibile e ha tempi di rilevazione più lunghi rispetto a quelli digitali. Per azzerare il termometro al termine della misurazione, reggerlo saldamente dalla parte opposta al bulbo e scuoterlo in modo deciso, muovendo il polso verso il basso molte volte in modo da riposizionare il liquido nel bulbo.

Digitale con sonda: è in plastica e può essere dotato di una punta flessibile. Emette un suono a misurazione effettuata, e il valore rilevato compare sul display. Può essere utilizzato per bocca, ascella e retto ed è indicato per la misurazione ai bambini. Ha una precisione di +- 0,1 gradi.

Digitale con infrarosso: è uno strumento più tecnologico che è sufficiente avvicinare alla fronte o all’orecchio. 

Igienico, facile da pulire è dotato di cappucci monouso. Per assicurare la corretta rilevazione della temperatura richiede l’accortezza di controllare che la cute non sia umida (ad esempio la fronte sudata). Seguire scupolosamente le indicazioni di utilizzo e considerare che la misurazione auricolare non è adatta ai bambini al disotto dei 6 mesi. 

Alcuni modelli possono essere utilizzati anche per la misurazione della temperatura degli alimenti (ad esempio del latte per i neonati).

La scelta dei punti e della modalità per la rilevazione della temperatura è un aspetto importante per una corretta esecuzione.

La persona dovrebbe essere a riposo da alcuni minuti prima della misurazione. Infatti, ad esempio non è attendibile la misurazione effettuata a un corpo accaldato da attività fisica. Inoltre, la misurazione non dovrebbe avvenire dopo l’assunzione di cibi caldi o freddi (soprattutto quella orale), in presenza di stati infiammatori nella zona di rilevazione e sulla cute umida.

La misurazione rettale è molto indicata per i bambini (si consiglia prima la lubrificazione), quella timpanica (all’interno dell’orecchio) è veloce, quella sulla fronte è rapida e meno invasiva per la privacy se ci si trova in luogo pubblico.

Negli ultimi anni, vi sono pure delle App per misurare la temperatura con lo smartphone. Pur non essendo ritenute affidabili, possono costituire un utile strumento per una prima rilevazione se ci si trova lontani da casa o non si è provvisti di un termometro.

In chiusura, forniamo le indicazioni per smaltire correttamente i termometri.

Il termometro a mercurio è considerato un rifiuto urbano pericoloso (Rup), quindi non deve essere smaltito con i normali rifiuti urbani, ma deve essere conferito negli appositi contenitori per i Rup situati presso le stazioni ecologiche. Lo stesso smaltimento è da seguire anche per il solo mercurio, nel caso sia stato raccolto dopo la rottura del termometro.

Procedura diversa per i termometri digitali, considerati rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Come tali devono essere conferiti negli appositi contenitori per i Raee situati presso le stazioni ecologiche o i rivenditori di elettrodomestici.

Infine, il termometro con il galinstan – non essendo tossico – può essere gettato nella raccolta dell’indifferenziato.

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