LA RIVISTA DELLE FARMACIE COMUNALI DELLA TUA CITTÀ

Farmacia di comunità, punto fondamentale nella rete per la salute

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L’obiettivo di una rete è intercettare, e la sua capacità di raggiungerlo dipende dalla forza dei nodi e dalla loro vicinanza e numerosità.

Se paragoniamo la sanità territoriale a una rete operante per intercettare i bisogni di salute espressi dalle persone, certamente per analogia le farmacie sono nodi. La loro capillarità le rende punti attivi sia di ricezione sia di risposta.

A partire dalla legge 69 del 2009 sino all’ultimo atto, in ordine cronologico, rappresentato dalla Legge di bilancio per l’anno 2020, l’importanza del modello della “Farmacia dei servizi” è stata confermata con atti ufficiali. Conferma avvenuta ulteriormente nel corso della pandemia con l’accelerazione dei nuovi servizi posti in essere dalle farmacie di concerto con il Servizio sanitario nazionale, le Aziende sanitarie locali, i Comuni e le Regioni.

Affidare alla farmacia un ruolo così determinante per il Ssn è stato quasi “spontaneo” grazie alla capillare dislocazione sul territorio delle farmacie esistenti e alla competenza scientifica del farmacista. La centralità del farmacista e della farmacia possono essere determinanti anche nel contesto delle “Case della salute” in quanto il sistema può ricavare un valore aggiunto dal punto di vista assistenziale.

La pandemia da covid-19, che ha colpito gravemente le persone anziane, fragili e non autosufficienti, ha inoltre fatto emergere la necessità di ripensare il sistema dell’assistenza domiciliare e dell’integrazione tra assistenza sociale e sanitaria. Anche in tale contesto la farmacia di comunità non è più prevalentemente un luogo per la dispensazione di farmaci, ma si pone come nodo sanitario fortemente integrato all’interno del Servizio sanitario e nella rete territoriale di informazioni e servizi per la salute. Un esempio di sempre maggior valore è l’accompagnamento all’aderenza terapeutica dei pazienti politrattati, soprattutto se anziani. Tale esempio mostra come la farmacia non si ponga in alternativa rispetto al medico ma sia un elemento in sinergia con esso, soprattutto con il medico di famiglia.

Ampliando lo sguardo al sociale, a febbraio anche l’emergenza umanitaria per il soccorso alla popolazione ucraina colpita dalla guerra ha visto le farmacie parte attiva – insieme agli utenti e alle realtà del volontariato e delle istituzioni locali – nella raccolta di materiale sanitario di prima necessità.

Nella prospettiva del post pandemia, sono queste le missioni su cui continueremo a investire le energie sia economiche sia professionali, delle farmacie comunali. Pensando a una ripresa comune, possibile grazie alla forza dell’impegno costante e alla volontà di guardare avanti.

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