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Salute mentale nel post pandemia

Una priorità globale per tutti

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La Giornata mondiale della salute mentale si celebra ogni anno il 10 ottobre per aumentare la consapevolezza sul tema e per mobilitare gli sforzi a sostegno di coloro che hanno problemi di salute mentale. La World federation for mental health (Wfmh) ha annunciato il tema della Giornata 2022: “Make mental health for all a global priority” ovvero “Rendere la salute mentale per tutti una priorità globale”.

Già nel 2019 si stima che una persona su otto nel mondo convivesse con un disturbo mentale. La pandemia di covid-19 ha creato una crisi globale per la salute mentale, alimentando stress a breve e lungo termine e minando la salute mentale di milioni di persone. Le stime valutano l’aumento, sia dei disturbi d’ansia sia di quelli depressivi, a oltre il 25% durante il primo anno della pandemia. Nello stesso periodo, numerosi servizi di salute mentale sono stati interrotti e il divario terapeutico per le condizioni di salute mentale si è ampliato.

Anche oggi le crescenti disuguaglianze sociali ed economiche, i conflitti prolungati, la violenza e le emergenze di salute pubblica colpiscono intere popolazioni, minacciando il progresso verso un miglioramento del benessere.

Stigma e discriminazione continuano a essere una barriera all’inclusione sociale e all’accesso alle cure adeguate delle persone con disturbi mentali.

Dobbiamo approfondire il valore e l’impegno che diamo alla salute mentale come individui, comunità e governi e abbinare quel valore a un maggiore impegno e investimento da parte di tutte le parti interessate, in tutti i settori.

Come sottolineato dal segretario generale Wfmh, professoror Gabriel Ivbijaro, “il tema della Giornata mondiale della salute mentale del 2022 Rendere la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale ci offre l’opportunità di riaccendere i nostri sforzi per rendere il mondo un posto migliore”.

In Italia un focus su ragazzi e adolescenti

Tra settembre e novembre 2021 sono stati ascoltati oltre 90 esperti (tra neuropsichiatri infantili, pediatri, assistenti sociali, psicologi, pedagogisti e docenti) per capire gli effetti della pandemia sul neurosviluppo e sulla salute mentale delle persone di minore età e gli effetti che le misure governative, attuate per contenere l’emergenza, hanno determinato. I risultati dell’indagine-studio – realizzata dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) – sono stati raccolti nel documento di studio e proposta Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi, pubblicato a maggio 2022.

La ricerca – la prima scientifica a valenza nazionale – ha messo in evidenza una vera e propria “emergenza della salute mentale” dovuta al continuo aumento delle richieste dei minori in tale ambito. I professionisti hanno infatti riportato un aggravamento dei disturbi già diagnosticati e l’esordio di nuovi disturbi in soggetti vulnerabili. Si è assistito a un aumento di problemi quali l’alterazione del ritmo sonno-veglia, il discontrollo degli impulsi, i disturbi del comportamento alimentare, l’ideazione suicidaria, il tentato suicidio, l’autolesionismo e il ritiro sociale, insieme a un aumento di altri disturbi del neurosviluppo e dei casi di abbandono scolastico.

Il documento è leggibile e scaricabile dal sito dell’Autorità garante www.garanteinfanzia.org

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