Giornata del mal di testa
Una nuova era di cura per la cefalea - a cura della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee
S
i stima che la cefalea, spesso chiamata mal di testa, colpisca 1 persona su 2 con episodi che si verificano almeno una volta l’anno (dati Organizzazione mondiale della sanità) e il rapporto aumenta fino a 3 persone su 4 nella fascia di età tra i 18 e i 65 anni. La patologia riguarda anche le fasce più giovani della popolazione: oltre il 40% dei ragazzi è colpito da cefalea mentre 10 bambini su 100 soffrono di emicrania, una forma comune di cefalea primaria. Come spiega la Società italiana di neurologia, in Italia l’emicrania colpisce circa 6 milioni di persone, ossia il 12% della popolazione. Numeri importanti che – malgrado l’emergenza Covid -19 – non fanno desistere gli organizzatori della Giornata del Mal di Testa che anche quest’anno cercano di colmare il bisogno di informazione legato a questa patologia per la quale una diagnosi precoce può davvero impattare positivamente sull’evoluzione della malattia, poiché evita importanti conseguenze quali la cronicizzazione del disturbo e l’abuso di farmaci.
Iniziative come la Giornata del Mal di Testa servono proprio a informare il paziente e i suoi familiari, per renderlo consapevole delle azioni da intraprendere per contrastare la malattia e non rimanerne schiacciato. Ancora oggi, purtroppo però, non si è compreso, a livello istituzionale, l’impatto sulla qualità della vita di patologie cefaliche. “Il mal di testa è una patologia dolorosa e disabilitante – sottolinea l’Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee – In particolare, l’emicrania è stata identificata dall’OMS come la malattia che causa maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento della vita in cui siamo più produttivi”.
La XIII Giornata del Mal di Testa rappresenta un’occasione importante per fare il punto sulle opportunità terapeutiche che offre oggi la medicina. Anche quest’anno – a causa dell’emergenza Covid-19 – le tre Società scientifiche di riferimento scendono “in piazza” online e a maggio si mettono a disposizione dei pazienti attraverso una campagna di sensibilizzazione e informazione sui social.
Per maggiori info sulla Giornata del Mal di Testa visitare il sito web delle Società scientifiche che promuovono la Giornata:
• ANIRCEF (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee)
www.anircef.it
• SIN (Società italiana di neurologia) www.neuro.it
• SISC (Società italiana per lo studio delle cefalee) www.sisc.it
Come riportato nell’ultimo numero della rivista Giornale delle cefalee – periodico della Società italiana per lo studio delle cefalee – oggi siamo in presenza di nuovi modelli organizzativi e di nuove terapie.
Gli strumenti digitali, divenuti molto rilevanti soprattutto in tempi di pandemia e di necessità di distanziamento sociale, possono essere di ausilio, permettendo di gestire a distanza alcune problematiche di salute. Il paziente cefalalgico si presta molto per la gestione in telemedicina, in particolare per le visite di follow-up, mentre la necessità di valutazione dell’esame neurologico limita l’utilizzo di tale strumento alla prima osservazione.
Inoltre, le nuove terapie a base di anticorpi monoclonali anti-CGRP stanno facendo registrare importanti miglioramenti nella pratica clinica del trattamento dell’emicrania riducendo il numero di attacchi nella forma episodica e risultando efficace anche nelle forme più gravi come l’emicrania cronica e quella resistente ad altri farmaci usati in precedenza. Gli scarsissimi effetti collaterali rendono gli anticorpi particolarmente sicuri. Questi importanti progressi sono stati possibili grazie alla scoperta del meccanismo da cui si genera il dolore emicranico, frutto del lavoro incessante durato decenni da parte dei ricercatori anche italiani. Ulteriore nota positiva è che lo scorso anno è stata approvata la rimborsabilità di tali farmaci con il Sistema sanitario nazionale (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, 21 luglio 2020).
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