Spostare all’interno della palestra qualcosa che tutti sanno fare: camminare. Un gesto che troppo spesso diamo per scontato e che in palestra ha acquistato un modo nuovo ed entusiasmante di essere praticato, soprattutto quando fuori il meteo è inclemente.
Con questa idea sono nati i corsi di walking nei primi anni del 2000, che a seconda di chi li ha inventati hanno nomi diversi: walking program, striding, walking exercise. Il connubio tra esercizio e musica trasforma il semplice gesto della camminata in un programma di allenamento/fitness divertente.
Con il tapis roulant meccanico
Le lezioni si svolgono in gruppo, tramite esercizi aerobici, che si effettuano a tempo di musica su un tapis roulant meccanico con diversi tipi di pendenza. Si simula una passeggiata in montagna, con andature e passi scenografici diversi. Ad un primo sguardo la lezione sembrerebbe facile e divertente, con brani di musica scelti per esaltare, come nel caso dello spinning, ogni passo e dare il ritmo giusto per arrivare in “vetta”. Ma è tutta apparenza, si tratta di un allenamento cardio e intenso: si lavora tanto a livello delle gambe dal bacino in giù, si sollecitano anche schiena e addome. Il segreto è capire come funziona il tapis roulant inerziale e identificare la pendenza corretta e la giusta resistenza, che si regola tramite un apposito volano. Il tappeto non funziona con l’energia elettrica, ma con la forza impressa dalle gambe durante la camminata. Più si incrementa la resistenza, maggiore sarà la fatica per muovere il nastro. Analogamente se la pendenza è maggiore, anche l’intensità aumenterà. È importante mantenere una postura corretta. Il bacino deve essere indietro rispetto alle spalle, con la parte superiore del corpo leggermente protesa in avanti. Poi passi ampi e addominali sempre tesi.
Al tappeto sono abbinati due pesi di circa un chilogrammo per intensificare gli esercizi e tonificare anche braccia e spalle.
Le lezioni hanno di solito una durata di 50 minuti e le classi di pratica, non sempre, sono divise in base al livello di preparazione fisica. Come ogni attività fisica cardio è importante eseguire un controllo medico preventivo.
Con il tapis roulant elettrico
Di tutt’altro genere è il tapis roulant elettrico, uno degli attrezzi sportivi più popolari per chi si allena in palestra ed è decisamente diverso dall’omologo meccanico. L’approccio con questo attrezzo è focalizzato alla quantità e all’intensità delle sessioni, che possono essere monitorate sull’apposito pannello di controllo. Per acquisire dimestichezza con il pannello, è fondamentale farsi aiutare dall’istruttore con qualche piccola accortezza. Ormai i tapis roulant hanno tutti le stesse caratteristiche: l’utilizzo di un programma preimpostato o manuale per la sessione di allenamento, il pulsante di accensione/spegnimento, i tasti per regolare la velocità e l’inclinazione. Una volta stabiliti i parametri di allenamento, si inizia a camminare con un passo lento. Sarà il macchinario stesso a condurre attraverso le fasi di riscaldamento, esercizio fisico vero e proprio e, infine, il defaticamento.
Anche se potrebbe sembrare noioso, il tapis roulant si rivelerà un vero alleato durante le buie e piovose giornate invernali!
Camminata e functional training
Negli ultimi anni il concetto del camminare in palestra è stato abbinato a una nuova forma di allenamento, il functional training (allenamento funzionale). Questa tecnica di allenamento si basa sull’esecuzione di esercizi, che mimano i movimenti che il corpo esegue quotidianamente e sono finalizzati a sviluppare un fisico armonico e forte. Tra i principi alla base del training funzionale vi è l’idea che l’allenamento debba prevedere l’esecuzione di movimenti vari, che progressivamente diventano più complessi, per stimolare costantemente l’organismo e impedire l’adattamento al lavoro svolto.
Si parla di “core training”, con riferimento al rinforzo dei muscoli profondi del tronco e del bacino, al fine di ottimizzare qualsiasi gesto che richieda stabilità. Il core è il centro, ed è dal centro del corpo che nasce il movimento. Pertanto, il functional training coinvolge la contrazione di vari gruppi muscolari, non si allena una zona del corpo singolarmente, ma un allenamento a 360 gradi in cui si sollecita la muscolatura profonda, con l’obiettivo di raggiungere la stabilità articolare e di rinforzare tutte le articolazioni. L’obiettivo è di ricreare un equilibrio per evitare infortuni e fare progressi.
L’allenamento funzionale è uno strumento formidabile anche per la salute dei senior perché, grazie all’attività fisica, la pressione è più bassa, le arterie sono più elastiche e il rischio di depositi di grasso si riduce. Questo tipo di allenamento aiuta anche il muscolo a ossigenarsi e risveglia il metabolismo che, come tutti sanno, rallenta con l’età. Un programma adatto a tutti perché è possibile variare l’intensità e il volume di lavoro a seconda del livello di preparazione.
Per queste ragioni deve occupare, insieme alla camminata, un posto importante nell’allenamento, per una maggiore mobilità e meno dolori muscolari nel quotidiano.
Gli esercizi – come detto in precedenza – si effettuano a corpo libero con l’ausilio della fitball, della corda e delle sbarre e un’altra caratteristica importante è l’azione mirata. Grazie a esercizi come squat, affondi, addominali è possibile intervenire in maniera specifica su determinate zone del corpo, agendo progressivamente ed evitando che il corpo si adatti troppo facilmente ai vari carichi di lavoro. I benefici riguardano anche il miglioramento delle capacità di interazione con l’ambiente, perché si effettua lo spostamento di oggetti di diverse tipologie, forme e dimensioni.
Un allenamento che non è monotono, perché ogni sessione è diversa dalla precedente e sempre più difficoltosa.
Gli esercizi dell’allenamento funzionale non prevedono l’utilizzo di macchinari isotonici che guidano i movimenti, ma pongono il corpo e il suo movimento come cardine di esercizi svolti sui tre piani dello spazio, dando benefici in ambito psico-fisico.
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