Fondata quando la parola cancro era quasi impronunciabile per il terrore che suscitava, la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt www.lilt.it) indicò tre strade per sconfiggere la malattia: informazione sui primi sintomi del male, diagnosi precoce, cura tempestiva. Questi tre aspetti della lotta ai tumori costituiscono ancora gli ambiti di intervento dell’Associazione.
L’obiettivo della prevenzione è perseguito da Lilt con l’ausilio di vari mezzi:
n campagne informative ed educative, pubblicazioni di opuscoli, interventi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, dibattiti, incontri (prevenzione primaria);
n esami e controlli clinici-strumentali periodici effettuabili anche presso gli ambulatori delle associazioni provinciali (prevenzione secondaria);
n prendersi carico della problematiche che insorgono durante il percorso di chi abbia vissuto l’esperienza cancro (riabilitazione fisica, psicologica, sociale, occupazionale) e dei suoi familiari (prevenzione terziaria).
In particolare, due sono le campagne Lilt che con annuale consuetudine focalizzano l’attenzione alla prevenzione: Nastro rosa, dedicata al tumore della mammella, e Percorso azzurro, incentrata alle patologie tumorali della sfera genitale maschile.
Lilt for women: prevenzione del carcinoma mammario
Questa problematica colpisce sempre più donne nel nostro Paese e registra un aumento dell’incidenza anche nella fascia di età 30/35 anni oltre a un’importante percentuale di mortalità tra le donne al di sotto dei 50 anni.
«Con circa 60.000 nuovi casi stimati per il 2022 il cancro al seno è il big killer numero uno, rappresentando quasi il 30% di tutte le neoplasie» dichiara Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e presidente della Lilt. «Trenta anni fa la metà delle donne con un tumore al seno operato moriva. Oggi la sopravvivenza a 10 anni si attesta all’80% circa. Il merito è degli operatori sanitari, del crescente ruolo della prevenzione secondaria grazie a diagnosi sempre più precoci, della ricerca e anche dell’impegno, quotidiano e capillare, della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori che, da 100 anni, promuove la cultura della prevenzione come metodo di vita».
Lilt for men: prevenzione patologie tumorali genitali maschili
I dati epidemiologici registrano che ogni anno circa il 55% dei tumori maligni vengono diagnosticati agli uomini, rispetto al 45% diagnosticato alle donne. Le neoplasie “esclusivamente” maschili comprendono: il tumore della prostata – che rappresenta la terza causa di morte per gli uomini in tutto il mondo (8% sul totale dei decessi oncologici) –, il tumore del testicolo e il carcinoma del pene.
«Per decenni – spiega il professor Francesco Schittulli – queste patologie tumorali sono state considerate quasi un vero e proprio tabù. Oggi l’atteggiamento psico-sociale sta cambiando e sono stati compiuti fondamentali passi in avanti grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce, alla ricerca e alla terapia. La promozione di una corretta informazione ha contribuito a sviluppare la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce, che si stanno diffondendo e consolidando con riscontri sempre più positivi».
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