LA RIVISTA DELLE FARMACIE COMUNALI DELLA TUA CITTÀ

Tutti i santi dei farmacisti

Chi è il patrono?

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1 novembre festa di tutti i Santi. E fin qui non si scappa.

Se chi come San Benedetto sosteneva che il suo Ordine pregava con le mani. Sottolineando il fatto che i benedettini, che da lui prendevano non solo il nome, erano anche dediti alle opere materiali e non solo alla preghiera per onorare Dio. O se volete il laico (per questioni anagrafiche…) Galeno di Pergamo (Pergamo 129 d.C. – Roma 201 d.C.) medico greco antico, i cui punti di vista hanno dominato la medicina occidentale per tredici secoli, fino al Rinascimento. Dal suo nome deriva la galenica, l’arte del farmacista di preparare i farmaci.

Patrono e protettori

Ecco che la curiosità si fa strada e la domanda affiora impetuosa. Chi è il prescelto?

Come per le altre professioni, anche per i farmacisti è stato designato un santo patrono. Santo al quale rivolgersi per chiedere protezione e insegnamento. Si tratta di San Giovanni Leonardi, presbitero, fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio, il quale esercitò l’arte farmaceutica mettendola a servizio delle persone e della cura delle anime. Viene dichiarato venerabile nel 1701 e proclamato santo nel 1938 da Papa Pio XI.

Nel dicembre 2006, Papa Benedetto XVI proclama San Giovanni Leonardi “Patrono presso Dio dei fedeli laici che esercitano l’arte della Farmacia” (Sanctum Ioannem Leonardi Presbyterium Patronum apud Deum Christifidelium exercentium Artem Apothecariam). La celebrazione di San Giovanni Leonardi ricorre il 9 ottobre.

San Giovanni Leonardi è stato designato patrono dei farmacisti in quanto ha esercitato l’arte farmaceutica per la cura dei malati. Per differenti ragioni, altri santi protettori dei farmacisti sono San Marco (che si festeggia il 25 aprile), San Giacomo (3 maggio), Santa Maria Maddalena (22 luglio), Santa Maria di Betania (29 luglio) e i Santi Cosma e Damiano, conosciuti anche come i Santi Medici (che si festeggiano il 26 settembre).

Ma chi era San Giovanni?

Giovanni nacque a Decimo presso Lucca nel 1541. Il padre Giacomo Leonardi e la madre Giovanna Lippi, di fede semplice e sincera, lo accolsero nella loro casa insieme ai quattro figli, due maschi e due femmine. La famiglia accudiva le terre di proprietà e con il ricavato viveva dignitosamente. Visse la sua giovinezza con una profonda e coerente spiritualità. Di carattere schivo, agli schiamazzi dei suoi coetanei preferiva la riflessione e la pacatezza dell’animo: tralasciava volentieri i giochi per ritirarsi nella preghiera e partecipare all’Eucarestia nella chiesa parrocchiale.

All’età di diciassette anni giunse a Lucca dove apprese l’arte del farmacista presso la spezieria di Antonio Parigi. Ben presto si attirò l’affetto e la stima dei titolari che riconobbero nel giovane ricchezza interiore ed onestà, mentre nei clienti andava aumentando la simpatia per le virtù e la sua bontà singolare: svolgeva il suo servizio consegnando non solo i rimedi per il corpo, ma la luminosa testimonianza del Vangelo di Gesù Cristo, prendendosi cura anche dei mali dello spirito.

Zelante e pieno di amore apostolico, in quegli anni visse da laico impegnato. Cosicché, ormai noto per la prudenza, per la santità della vita e la radicale scelta evangelica, attirò l’entusiasmo di alcuni giovani lucchesi con i quali fondò la Compagnia dei Colombini, ispirata al Beato Giovanni Colombini, per conseguire una più intensa vita cristiana nella preghiera comune e nell’assistenza ai poveri. 

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