Assembramenti
Vietatissimi per un lungo periodo. A scuola, fuori, dentro. Nella scuola per evitarli, i presidi hanno dovuto individuare percorsi diversificati in entrata e in uscita scaglionando anche gli ingressi degli studenti per fasce orarie, a seconda dell’età e della classe di appartenenza
Banchi
Quelli con le rotelle sono stati il tormentone di un’estate della politica. Per garantire la distanza tra gli alunni, saranno usati soltanto quelli monoposto. Ne sono stati ordinati circa 2,4 milioni di pezzi. Non è dato sapere che fine abbiano fatto.
Cts
Una sigla che abbiamo imparato a riconoscere e che sta per Comitato tecnico scientifico. Si tratta di un gruppo di esperti costituito dalla Protezione civile per dare indicazioni sulle misure per prevenire il contagio da Coronavirus.
Dad
Anche questa sigla è diventata familiare e sta per didattica a distanza. La soluzione adottata dalla scuola quando è stato dichiarato il lockdown, con la sospensione delle attività in presenza.
Emergenza
Per due anni ci ha accompagnato e abbiamo imparato a conviverci. È stata emergenza in tutto. Dagli ospedali alle farmacie. Dalla situazione economica alla vita di tutti i giorni.
Febbre
Con 37,5 gradi si resta a casa. Secondo le indicazioni del Governo, la temperatura deve essere misurata prima di entrare in qualunque edificio.
Gel igienizzante
Per garantire la sicurezza. Dentro e fuori la scuola dove ne sono stati distribuiti in due anni 170mila litri a settimana. Nel corso di un solo anno scolastico, ne sono stati consumati 5,5 milioni di litri, contenuti in 11 milioni di flaconi da mezzo litro l’uno.
Help desk
Attivato dal ministero dell’Istruzione dal 24 agosto, raccoglie quesiti e segnalazioni delle scuole sull’applicazione delle misure di sicurezza. Le scuole sono supportate dal Ministero anche nella gestione delle risorse legate all’emergenza con un’apposita assistenza amministrativa.
Insegnanti
La didattica a distanza ne ha messo alla prova la capacità di ripensarsi nell’emergenza, ma ha anche aumentato il carico di lavoro.
Lockdown
Entrato anch’esso nel gergo collettivo. Per la scuola ha significato nove mesi di assenza di relazioni “reali” e non soltanto “virtuali”, attraverso lo schermo di un computer, tra studenti e tra questi e gli insegnanti. Le aziende e i lavoratori lo hanno scoperto durante la fase più acuta della pandemia.
Mascherine
In certi periodi lunghi è stato obbligatorio indossarla anche all’aperto, dai 6 anni in su. Si fa educazione fisica o sport. La struttura commissariale per l’emergenza ne ha distribuiti 11 milioni al giorno, per un totale di 2 miliardi e 200 milioni lungo l’intero anno scolastico. Questo per dare un dato di confronto.
Nomine
Nella scuola sono stati il vero tallone d’Achille.
Organico Covid
È un contingente di 50mila insegnanti assunti a tempo determinato, a far data dal 1° settembre, appositamente per affrontare l’emergenza.
Positivo
Se qualcuno risulta positivo al test, il Dipartimento di prevenzione della Asl notifica il caso. La scuola avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) dell’alunno. La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi l’alunno potrà definirsi guarito, altrimenti proseguirà l’isolamento.
Quarantena
Dovrà essere osservata da chi è risultato positivo al virus e inizialmente aveva una durata di 14 giorni.
Recupero
Degli apprendimenti (avviato lo scorso 1° settembre), ma in primo luogo della socialità che fa della scuola una vera comunità educante. Soprattutto i più piccoli, i bambini della materna e della primaria, hanno sofferto la mancanza di contatto con i compagni e gli insegnanti durante i mesi del lockdown.
Sicurezza
Mai come questo periodo la scuola è al centro delle attenzioni. Dal Comitato tecnico scientifico sono arrivate precise disposizioni per evitare che nuovi focolai nascano negli istituti.
Trasporto
Per evitare gli assembramenti su bus, tram e treni, è stato deciso che i mezzi potranno viaggiare con una capienza massima dell’80%. Per i tragitti inferiori ai 15 minuti, potrà arrivare al 100%.
Un metro
Principale misura di prevenzione del contagio, dovrà essere tassativamente mantenuto tra le «rime buccali» degli studenti. In palestra la distanza minima sale a due metri.
Virus
Il Sars-CoV-2 è l’incubo della scuola, che si è attrezzata per tenerlo lontano da aule, palestre e corridoi, attraverso un’operazione straordinaria di sanificazione e di pulizia di tutti gli ambienti.
Zoom
Ai più sconosciuta fino alla scorsa primavera, è una delle piattaforme web per videoconferenze che ha consentito alle scuole di portare avanti la didattica a distanza, “incontrando” gli studenti attraverso computer, smartphone e tablet.
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