L’Onu ha definito l’inquinamento da plastica il più pericoloso in assoluto essendo la plastica non biodegradabile e capace di rilasciare sostanze tossiche nell’ambiente. Inoltre, con il tempo si frammenta – divenendo microplastica – e viene scambiata per cibo dalla fauna, specie marina.
Per approfondire ne parliamo con Laura Felletti Spadazzi, referente per la provincia di Ferrara dell’associazione di volontariato ambientalista Plastic Free.
Partiamo dal nome, Plastic Free. “Liberi dalla plastica” è concetto sempre più discusso e supportato dai dati della ricerca, che proietta verso uno stile di vita diverso a tutela della salute della natura e dell’uomo.
Il focus dell’associazione è proprio la sensibilizzazione sulla tematica della plastica monouso, molto utilizzata nel quotidiano e abbandonata in grandi quantità in natura.
La sua dispersione causa danni all’ambiente e alla salute dell’uomo: le particelle di plastica (microplastiche e nanoplastiche) entrano nelle catene trofiche (catena alimentare) che regolano gli ecosistemi compromettendo il loro equilibrio.
Studi scientifici hanno già evidenziato la presenza di microplastiche nell’organismo umano, nella placenta, nei polmoni, nel latte materno, nel sangue e nell’apparato digerente.
Sulle modalità con cui le microplastiche entrano nell’organismo umano, ancora non si conosce la via prevalente, sebbene gli ingressi possano essere due: l’apparato respiratorio (tramite l’aria), il canale digerente (tramite il cibo).
Le materie plastiche presenti in numerosi prodotti commercializzati rappresentano una minaccia per la salute pubblica in quanto contengono sostanze chimiche pericolose e dannose per il sistema endocrino: gli interferenti endocrini chimici (endocrine disrupting chemicals, Edc). Gli Edc potenzialmente sono in grado di alterare la funzione del sistema endocrino e causare effetti avversi sulla salute delle persone e della loro progenie, come cancro, diabete, disordini del sistema riproduttivo, danni allo sviluppo neurologico dei feti e dei bambini.
Tra i numerosi documenti di riferimento, cito il rapporto Plastics, Edcs & health dell’Endocrine society e Ipen (International pollutants elimination network) pubblicato nel dicembre 2020.
Torniamo alla mission di Plastic Free odv onlus
È un’associazione di volontariato nata a luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina bensì uccide. Nata come realtà digitale, oggi si posiziona come la più importante e concreta associazione in questa tematica.
Non solo online, Plastic Free è presente in tutte le regioni, in quasi tutte le provincie e in moltissimi comuni. Con oltre 1000 referenti in tutt’Italia è impegnata in vari progetti: dalla raccolta di plastiche su spiagge, sponde dei fiumi, città e spazi verdi, alla sensibilizzazione nelle scuole, al progetto con i Comuni, al salvataggio delle tartarughe, dal Plastic free walk al Plastic free diving.
In tre anni Plastic Free ha creato una rete ampia e capillare ed è riuscita a smuovere le coscienze sia dei singoli sia delle istituzioni.
Plastic Free nasce per aiutare a comprendere che cambiare approccio si può e soprattutto si deve.
In questi anni è riuscita a calamitare su di sé grande attenzione e a risvegliare molte coscienze sopite, in primis grazie a un’ottima capacità comunicativa, amplificata dai social network e caratterizzata da contenuti che mettono in evidenza un problema globale attuale su cui ormai è impossibile chiudere gli occhi.
La realtà odierna vede più di 6000 associati e più di 100.000 volontari.
Anche in alcuni Comuni della provincia ferrarese si sono costituiti gruppi Plastic Free: a Ferrara, Comacchio, Bondeno, Cento, Vigarano Mainarda, Argenta, Terre del Reno, Codigoro, Tresignana, Fiscaglia, Riva del Po.
E gli stessi Comuni riconoscono l’impegno dell’Associazione sottoscrivendo un protocollo di intesa o intraprendendo la strada per diventare un Comune Plastic Free.
Funziona così: uno o più volontari si candidano referente Plastic Free e diventano portavoce della Onlus sul proprio territorio comunale, sarà un punto di riferimento importante per tutti coloro che vogliano conoscerci meglio e unirsi fisicamente alle nostre azioni.
Basta contattarci e regalare un po’ del proprio tempo a una causa veramente importante: restituire la dignità a un territorio, eliminando concretamente il degrado dalla natura.
Fonti e riferimenti per approfondire
• ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/12/09/trovate-per-la-prima-volta-microplastiche-nella-placenta-umana_745c993d-d6d8-4454-a315-52252c7ebdf9.html
• sciencedirect.com/science/article/pii/S0048969722020009#!
• endocrine.org/topics/edc/plastics-edcs-and-health
• ildiabeteonline.it/wp-content/uploads/2013/12/diabete24_3_3.pdf
• treccani.it/enciclopedia/microplastiche/
• economiacircolare.com/inquinamento-plastica-report-ocse/
• agenda17.it/2022/03/03/storico-accordo-onu-per-fermare-linquinamento-da-plastica-ma-bisogna-monitorare-nuove-sostanze-e-rischi-ignoti/
• ilfattoalimentare.it/plastica-interferenti-endocrini.html
• andrialive.it/rubriche/22535/la-plastica-un-pericolo-non-solo-per-lambiente-ma-anche-per-la-salute
I PROGETTI
Azioni di clean up/pulizia
2.217.629: questi i Kg di plastica raccolta finora (dato aggiornato al 12/09/2022). Sul nostro sito plasticfreeonlus.it è attivo il contatore dei chili di plastica rimossi dall’ambiente grazie all’impegno dei nostri associati e volontari. Ci si organizza sui social, ci si ritrova in un punto, si indossano i guanti e la nostra maglietta blu e, riempiendo i sacchi, in qualche ora si restituisce la dignità a un territorio, eliminando concretamente il degrado dalla natura. Ne consegue un benessere fisico e mentale appagante che invoglia a ripetere l’esperienza. Il target di partecipanti è variegato perché l’impegno verso un mondo migliore deve riguardare chiunque.
Progetto scuole
L’obiettivo del progetto è sensibilizzare e coinvolgere gli studenti – dalla scuola dell’infanzia alle superiori – e trasformare gli istituti scolastici in ambienti plastic free. In Italia ci sono oltre 8 milioni di studenti che potenzialmente, con 200 giorni scolastici, comprano oltre un miliardo di bottigliette all’anno. Sponsor, donazioni liberali e il supporto dell’istituto scolastico, permettono a Plastic Free di impegnarsi nell’acquistare depuratori d’acqua così da permettere agli studenti di riempire gratuitamente la propria borraccia di acqua, evitando bottiglie in plastica.
Progetto Comuni
La collaborazione tra le istituzioni e i cittadini è alla base di un reale cambiamento per il bene dell’ambiente, Plastic Free è attiva sui territori con azioni di partecipazione con gli enti e le diverse realtà del luogo.
Ospedale delle tartarughe
Il progetto permette a chiunque di adottare virtualmente una tartaruga. Si provvede all’acquisto di medicinali, cibo, materiale necessario sia al sostegno di interventi veterinari per salvare le tartarughe marine in difficoltà a causa dell’incuria dell’uomo sia al supporto del monitoraggio dei nidi sulle spiagge.
Plastic free walk
Sport, arte, cultura, turismo, insieme per il bene del territorio, un nuovo modo per fare educazione ambientale avvicinandosi ai valori dei luoghi attraverso l’idea del camminatore-raccoglitore. Fare trekking, pulire e far conoscere i territori: questo l’obiettivo di Plastic free walk.
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