
L’azione sociale della Caritas si ispira ai principi della gratuità e della prossimità attraverso l’impegno dei volontari e delle volontarie nella relazione di aiuto con i poveri e gli emarginati. L’attenzione agli ultimi si concretizza in una testimonianza di Carità il cui valore viene offerto a tutta la comunità, per promuovere solidarietà e giustizia sociale. I servizi Caritas sono altrettanti luoghi della città che la comunità locale è chiamata ad abitare e animare. Questo spazio reale dell’incontro e del riconoscimento reciproco rappresenta il contesto e la condizione essenziale dei servizi di ascolto, assistenza e accoglienza promossi dalla Caritas.
A Ferrara il più conosciuto è certamente il servizio mensa, attivo dal 1994 presso il Centro Caritas di via Brasavola. Ad accesso libero e gratuito, è attivo tutti i giorni per la prima colazione e il pranzo. Nel 2021 sono stati erogati 22630 pasti (62 in media al giorno).
Alla mensa si associa il servizio di distribuzione degli aiuti alimentari dedicato alle persone la cui condizione di indigenza sia comprovata sulla base degli indicatori di reddito (Isee) o per accertamento diretto da parte degli operatori Caritas. A ciascun nucleo familiare viene consegnata una fornitura mensile di alimenti a lunga conservazione, proporzionata al numero dei componenti. Inoltre, quotidianamente presso il Centro Caritas è attivo un servizio di distribuzione di frutta e verdura recuperati in giornata presso i supermercati e gli ipermercati cittadini. Nel 2021 hanno ricevuto assistenza alimentare 633 famiglie per un numero complessivo di 1824 beneficiari (37% italiani; 63% altre cittadinanze).
Il Guardaroba sociale si rivolge alle persone senza fissa dimora o in condizione di grave disagio abitativo alle quali vengono distribuiti vestiti e prodotti per l’igiene personale. Il servizio intercetta situazioni di povertà assoluta e grave emarginazione rispetto alle quali funge anche da sportello informativo sui Servizi sociali e le modalità di accesso ai dormitori cittadini. Nel 2021 gli accessi al guardaroba sono stati 908 da parte di 130 persone (Marocco 26%, Nigeria 26%, Italia 20%, Tunisia 10%).

fonte Caritas Diocesana di Ferrara-Comacchio.
Molto intenso e articolato è l’impegno della Caritas per l’accoglienza di donne e minori: mamme singole, donne incinte, donne sole che versano in condizione di grave indigenza. Si tratta in prevalenza di donne africane profughe (Nigeria, Camerun, Costa D’avorio, Sierra Leone, Somalia, Togo) le cui storie sono spesso drammaticamente segnate da traumi, violenze e abusi. L’accoglienza è finalizzata allo sviluppo di percorsi per il recupero dell’autonomia che prevedono misure di orientamento ai servizi del territorio, mediazione linguistica e culturale, assistenza psicologica e legale, sostegno alla genitorialità, scolarizzazione, ricerca di opportunità formative e di lavoro, coinvolgimento in attività di socializzazione e volontariato. Due sono le modalità di intervento.
Con l’accoglienza di comunità presso il Centro Casa Betania (Ferrara, via Borgovado 7) sono ospitate madri e bambini che, per la loro condizione di fragilità, richiedono interventi di supporto e affiancamento individuale.
L’housing sociale (gruppo appartamento) prevede invece la costituzione di nuclei di convivenza rispetto ai quali l’azione di affiancamento è rivolta al gruppo più che alle singole persone, coinvolgendo donne con maggiori capacità di autogestione. Questo modello a fine febbraio ha costituito la base per approntare un sistema di pronta accoglienza rivolto ai profughi ucraini in fuga dalla guerra. Attualmente la Caritas accoglie 68 donne e 49 minori (31% emergenza Ucraina): 33 persone sono ospitate presso Casa Betania; 84 sono inserite in 15 gruppi di convivenza presso altrettanti appartamenti messi a disposizione dalla comunità locale (parrocchie, privati cittadini, associazioni).
L’ambulatorio Caritas nasce nel 2015 come attività sia di supporto all’accoglienza di donne e minori sia per le persone in stato di difficoltà che si presentavano per le necessità sanitarie in ambito ginecologico, pediatrico e medicina di base. Istituito per iniziativa di un gruppo di volontari medici, diventa poi un punto di riferimento per le persone in difficoltà che non sono iscritte al Ssn o, pur essendo iscritte, hanno difficoltà a rapportarsi alle strutture sanitarie del territorio. Le cause di questa difficoltà non sono univoche. Concorrono a definirle motivi di natura economica, sociale e culturale (si vedano, in proposito, i rapporti del Banco Farmaceutico sulla povertà sanitaria o quelli dell’Oms sulle diseguaglianze sanitarie). Segnaliamo solo in questa sede la difficoltà riscontrate dalle persone in possesso di Stp (Straniero temporaneamente presente) nell’accesso agli ambulatori della medicina generale per la mancanza di un’adeguata informazione ai medici di famiglia, che in numero sempre più ridotto accettano di svolgere il proprio lavoro nei confronti di tali pazienti.
L’attività dell’ambulatorio Caritas coinvolge 15 medici volontari. Si tratta di un poliambulatorio, convenzionato con l’Usl di Ferrara, che include vari ambulatori: uno di medicina generale, uno pediatrico, uno ginecologico, uno ecografico e uno neurologico. Dall’agosto 2021 a maggio 2022 l’ambulatorio è stato inoltre un presidio vaccinale anti covid-19. Proprio in seguito all’emergenza covid, che ha assorbito gran parte del personale sanitario disponibile, è stata invece sospesa l’attività dell’ambulatorio infermieristico.
Prospettive di sviluppo per il 2022-2023
Con il superamento dell’emergenza covid si prevede la ripresa delle attività dell’ambulatorio infermieristico, dedicato alle vaccinazioni di legge e all’accertamento della Tbc, per quanti non sono ancora stati vagliati dai servizi territoriali di Igiene.
È in fase di valutazione un accordo con il Servizio odontoiatrico della Ausl o con qualche odontoiatra privato per sopperire a uno degli aspetti più carenti per la salute delle persone indigenti, italiane e straniere, prive di qualunque altra effettiva possibilità assistenziale.
Sono stati avviati i contatti con il Servizio psichiatrico territoriale per attivare una collaborazione che consenta un intervento più strutturato. Spesso, infatti, la povertà grave si associa al disagio psichico come causa o come effetto.
Per l’ambulatorio di medicina generale resta infine una auspicata prospettiva di sviluppo l’installazione e l’utilizzo della piattaforma regionale Sole. L’omonimo software gestionale consentirebbe di disporre di un archivio completo di tutti gli atti di cura, la consultazione online dei relativi referti, nonché la prescrizione di farmaci ed esami, integrando appieno l’attività dell’ambulatorio Caritas nel Sistema sanitario regionale.
La Caritas diocesana di Ferrara – Comacchio ringrazia Afm Farmacie comunali Ferrara per i farmaci donati all’ambulatorio Caritas. L’attenzione alle persone più fragili e bisognose trova nel sostegno della comunità la sua dimensione più autentica, nel segno della fratellanza e delle solidarietà.
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