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Correre a Ferrara in estate

I consigli della runner Irene Righetti

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Correre o camminare con il caldo non è facile, e d’estate a Ferrara le giornate sono spesso afose. Abbiamo chiesto a una runner ferrarese d’eccezione, Irene Righetti, di suggerirci alcuni consigli per continuare a praticare attività fisica all’aperto nel periodo estivo. 

Irene, corsa e caldo estivo sono un binomio difficile?

Quando la temperatura supera i 30°C, infatti, il nostro corpo viene messo a dura prova. Sudiamo maggiormente, la frequenza cardiaca accelera e i vasi sanguigni si dilatano.

Pensate che le prestazioni di un runner che si allena regolarmente, decadono di un 10 per cento. 

Quindi, come comportarsi?

Come prima cosa suggerisco di fare attività fisica all’aperto nelle ore più fresche, quindi al mattino molto presto, oppure la sera. Tra i due momenti personalmente preferisco l’alba, perché l’aria è più fresca e più pulita essendoci pochissime automobili in circolazione. Inoltre, si guadagna del tempo prezioso per noi stessi e la famiglia. Un altro vantaggio del movimento appena svegli è che il metabolismo si mette subito in moto e s’innalza, restando tale per l’intera giornata (facendoci bruciare più calorie).

Scegliere poi un percorso possibilmente ombreggiato, un viale alberato, un parco, ed evitare l’asfalto che assorbe il calore e lo rilascia sui nostri piedi e gambe. Se la giornata è troppo afosa, e Ferrara ahimè d’estate lo è spesso, si può sempre optare per il tapis roulant in palestra, oppure per una rigenerante nuotata in piscina. 

Quale può essere un possibile percorso per camminare o correre a Ferrara in estate?

Il percorso d’allenamento che preferisco nel periodo estivo è il giro delle Mura, che misura poco più di 9 chilometri. Mi piace pensare a questo luogo come a un piccolo Central Park, ovvero un polmone verde cittadino dove potersi muovere all’aria aperta tutto l’anno e in qualsiasi ora del giorno e della notte (è illuminato da lampioni), lontano dal traffico di auto e moto. 

Se la temperatura e l’afa aumentano si può sempre accorciare la distanza facendo un giro un po’ più corto. Possiamo ad esempio partire dalla Porta degli Angeli, una struttura costruita nel Cinquecento con la funzione d’avvistamento (nota ai ferraresi come Casa del Boia), e iniziare a correre o a camminare in direzione Porta Mare. Giunti in fondo al viale dove si trova il Torrione San Giovanni, un baluardo difensivo voluto da Ercole I d’Este che oggi ospita il Jazz Club, si torna indietro spingendosi fino a Porta Po.  

Il circuito è in terra battuta misto a ghiaia, misura circa cinque chilometri ed è totalmente ombreggiato grazie a due file d’alberi che svettano sui terrapieni. Tre le fontanelle che si incontreranno strada facendo, dove ci si potrà fermare a sorseggiare un po’ d’acqua.

Importante sottolineare l’attenzione all’idratazione

Fondamentale è mantenersi ben idratati bevendo dell’acqua, oppure delle tisane, o dei succhi di frutta, possibilmente senza zuccheri aggiunti, durante tutto l’arco della giornata. D’estate sudiamo di più e di conseguenza disperdiamo più sali minerali, per cui non dimentichiamoci di sorseggiare dell’acqua e arrivare ben idratati all’allenamento. Se prevediamo di fare attività fisica per più di un’ora, cerchiamo un percorso che abbia delle fontanelle, oppure portiamo con noi una borraccia.

Per quanto riguarda abbigliamento e accessori?

Il consiglio è di indossare indumenti freschi e traspiranti che ci proteggano dai raggi Uv ed evitare di correre a petto nudo (per gli uomini). Non indossare maglie di cotone perché questo tipo di tessuto assorbe il sudore senza rilasciarlo, diventando pesante e fastidioso sulla pelle. Inoltre, preferire colori chiari come il bianco, che riflette la luce del sole.

Indossare degli occhiali da sole con delle buone lenti in modo da proteggere retina e cornea dai raggi Uva e Uvb e avere una visione ottimale e nitida. Scegliere un modello leggero, così da non accorgerci di averli addosso. Se non amiamo gli occhiali, possiamo mettere un cappellino con la visiera, così da proteggere oltre agli occhi anche la testa.

Ha evidenziato l’importanza della protezione solare

Infatti, la protezione della pelle è un passaggio da non dimenticare. Prima di uscire per il nostro allenamento, mettiamo la crema solare su viso, collo e su tutte le parti scoperte come braccia, mani e gambe. Preferire una crema resistente all’acqua e ad ampio spettro Uva e Uvb e con un fattore protettivo elevato, ricordando che ogni pelle è diversa e il fattore protettivo dovrà essere adeguato al proprio fototipo.  

Un ultimo consiglio?

Ultimo, ma non per questo meno importante, è di ascoltare i segnali del nostro corpo; se ci sentiamo spossati o fiaccati dal caldo rimandiamo la seduta d’allenamento, e programmiamo l’uscita per il giorno seguente, o quando avremo ritrovato un po’ di energie.

 

 

Irene Righetti da Ferrara alla Maratona di New York 

Metà ferrarese e metà Aussie, ha il doppio passaporto.

Runner instancabile, giornalista freelance (collabora con “La Gazzetta dello Sport” e “Sky Sport”), e istruttore di atletica certificato Fidal. 

Passione per i viaggi, grazie all’agenzia di famiglia, crea viaggi a misura di sportivo.

Ama la cucina semplice e sana e si diletta a preparare ricette fit.

Suo il blog sulla corsa chiamato

Running Post.

Su Instagram è @running.post 

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