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Punture di zecche sui cani: quali rischi si corrono?

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Le punture di zecche sui cani possono essere molto fastidiose ed avere ripercussioni sulla salute dei nostri cari amici animali. Per questo è importante saperle riconoscere e capirne i sintomi al fine di poter intervenire tempestivamente. 

La zecca è un acaro appartenente alla famiglia degli aracnidi ed è il più frequente e dannoso parassita esterno, non solo per gli animali domestici ma anche per l’uomo. 

Da parassita, si nutre del sangue di chi lo “ospita” suo malgrado, rimanendo attaccato anche per giorni all’epidermide. Oltre a provocare un fastidioso prurito e altri disturbi, il rischio maggiore è la trasmissione di malattie infettive. 

Sintomi delle punture di zecche sui cani 

Le zecche quando mordono prediligono i punti molli dell’epidermide del cane, come collo, orecchie, inguine, zona perianale ed in generale i punti in cui l’animale non riesce facilmente a grattarsi. Quindi, quando sospettiamo che il nostro cane sia stato punto da una zecca, queste sono le zone da controllare con molta attenzione. 

In secondo luogo, possiamo accorgerci di alcuni sintomi specifici o generalizzati, ovvero localizzati nella sede del morso del parassita oppure diffusi in tutto il corpo. 

Nel primo caso, il fastidio è caratterizzato da un prurito intenso nella zona interessata, che sfocia poi in un eritema. Il cane inizia così a grattarsi costantemente usando unghie e denti, rischiando anche di lacerarsi la pelle e sanguinare.

Nel caso i sintomi fossero invece generalizzati, l’animale può iniziare ad accusare: 

  • febbre;
  • perdita dell’appetito;
  • tosse;
  • andatura claudicante;
  • artrite;
  • letargia e depressione;
  • improvvisa comparsa di dolore ad un arto o in altre parti  del corpo.

Cosa fare in caso di punture di zecche sui cani

Se il proprio cane viene punto da una zecca, occorre levarla con apposite pinzette utilizzando dei guanti protettivi. Se non si riesce è meglio contattare immediatamente il proprio veterinario cosicché sia lui ad occuparsene. 

A seguito della rimozione, il veterinario potrebbe valutare di effettuare un’analisi del sangue in modo da identificare eventuali malattie infettive e stabilire la cura più adeguata. 

Per agevolare la diagnosi, è utile conservare la zecca in un barattolo di vetro affinché il veterinario possa esaminarla determinando la specie. 

Malattie trasmissibili dalle zecche ai cani 

Il rischio peggiore per il cane, e in alcuni casi anche per l’uomo, correlato alle punture di zecca è la trasmissione di malattie infettive. Quelle più comuni sono: 

  • malattia di Lyme;
  • babesiosi;
  • ehrlichiosi;
  • anaplasmosi.

La malattia di Lyme è una delle più diffuse malattie trasmissibili dagli animali all’uomo. Diagnosticata ovunque nel mondo, negli ultimi anni ha registrato un trend di crescita senza precedenti. I sintomi più comuni per il cane sono perdita di appetito, affaticamento e zoppia. Mentre per l’uomo: eritema che può essere seguito da alterazioni neurologiche, cardiache o articolari.

La babesiosi è una malattia trasmessa dalla zecca Babesia canis, particolarmente rischiosa per i cuccioli, ed è caratterizzata tra tre stadi: la forma iperacuta, generalmente letale per la gravissima anemia che si manifesta in poco tempo; la forma acuta, trattabile solamente nel caso di intervento tempestivo, può causare febbre, vomito, diarrea, sangue nelle urine ed un colore giallo nelle mucose delle labbra e degli occhi; la forma cronica, in cui il cane ha poco appetito e la febbre è intermittente. 

L’ehrlichiosi, causata da una puntura di Ehrlichia canis, provoca la distruzione dei globuli bianchi e delle piastrine. In questo caso l’animale manifesta febbre, sonnolenza, perdita dell’appetito e sintomi a carico del sistema nervoso o dell’apparato scheletrico. 

Infine, l’anaplasmosi  trasmessa dalle zecche comuni nelle aree rurali e boschive infette da Anaplasma phagocytophilum, un batterio che si insedia nei globuli bianchi. A seguito della puntura, l’animale può soffrire di febbre alta, perdita dell’appetito, letargia, gonfiori articolari, vomito e diarrea. Raramente invece viene colpito l’apparato neurologico.  

Come prevenire le infestazioni di zecche 

La vita media delle zecche adulte è di 1 o 2 anni. Possono infestare facilmente le nostre case e il nostro giardino sia d’estate che d’inverno. 

Le temperature primaverili ed estive sicuramente sono quelle più favorevoli per la loro proliferazione, ma è importante ricordare che non esiste periodo in cui i nostri amici animali siano al sicuro dalle zecche. 

In inverno, se la temperatura non scende sotto lo zero, alcune possono rimanere in letargo nel terreno, anche senza nutrirsi. Altre invece rimangono in attività e sono attratte dal riscaldamento domestico che prediligono rispetto al freddo degli ambienti esterni.

Ecco allora qualche utile suggerimento per prevenire le punture di zecca sui cani, sia negli ambienti domestici, che nelle attività outdoor: 

  • se si ha un giardino, tagliare regolarmente l’erba, rimuovendo foglie e potando cespugli;
  • quando si esce per un passeggiata con il proprio cane evitare l’erba alta o il sottobosco; 
  • effettuare dei controlli periodici del suo pelo per individuare eventuali zecche e rimuoverle il prima possibile;
  • utilizzare spazzole antipulci dopo ogni passeggiata: consentono di eliminare tutte le zecche, tranne le larve, prima che pungano l’animale;
  • se si abita in zone particolarmente esposte al rischio zecche o se si è soliti portare il cane nei boschi è consigliato somministrare mensilmente un antiparassitario di rapido effetto e di lunga durata (come collare, pastiglia, pipette).

Se necessiti di altre informazioni su come proteggere i tuoi amici animali dalle punture di zecche, chiedi al tuo veterinario o al tuo farmacista di fiducia

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