Autunno e depressione: i disturbi del cambio di stagione
Sentirsi spossati e abbattuti con l’inizio della stagione fredda è una situazione comune sia dal punto di vista fisico sia emotivo: autunno e depressione sono infatti strettamente correlati.
Differente è invece il disturbo affettivo stagionale: una specifica forma di depressione correlata ai cambiamenti di stagione. In particolare, il winter blues (letteralmente “depressione invernale”) colpisce nei mesi più freddi e bui dell’anno.
Autunno e depressione, che correlazione c’è?
SAD (Seasonal Affective Disorder) ovvero disturbo affettivo stagionale: ecco il nome di quella che comunemente viene chiamata “depressione stagionale”, che colpisce ai cambi di stagione.
Il disturbo affettivo stagionale, com’è identificato in campo scientifico, è una sindrome estremamente diffusa che si presenta con l’arrivo delle stagioni più fredde e si intensifica nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio.
Questo disturbo è dovuto ai naturali cambiamenti ambientali esterni che influiscono sul nostro cervello e intaccano il suo equilibrio biochimico.
Concretamente le cause sono da ricercare nella diminuzione delle ore di sole, e quindi nella riduzione all’esposizione alla luce solare che comporta un severo cambiamento nel ritmo circadiano del sonno, oltre ad una variazione dei livelli di melatonina e serotonina.
Uno studio dell’università di Copenaghen ha infatti rintracciato la causa biochimica di questo disturbo proprio nell’alterazione della regolazione della serotonina dell’organismo, l’ormone della felicità, responsabile del buon umore.
Per capire il livello di SAD in un soggetto non vi sono specifici esami clinici, tuttavia, già nel 1984 è stato ideato lo SPAQ (Seasonal Pattern Assessment Questionnaire).
Un questionario per valutare il grado di mutamento del comportamento di una persona e il suo livello di sensibilità ai cambiamenti stagionali.
Il test tiene conto di una serie di variabili tra cui: umore, sonno, energia, peso, appetito e vulnerabilità ai fattori meteorologici. Dopodiché questi parametri vengono analizzati per fare una stima del disturbo depressivo autunnale, prevedendone eventuali acutizzazioni.
Quali sono i sintomi e chi sono le persone colpite dalla depressione autunnale?
Nonostante si tratti di un disturbo molto sottovalutato, la sintomatologia può essere grave e pesante da sopportare e include:
- affaticamento;
- eccesso di sonno;
- aumento di peso, che viene associato a un bisogno maggiore di carboidrati;
- sbalzi d’umore e irrequietezza;
- perdita di interesse e deconcentrazione, che incidono sulla capacità decisionale del soggetto.
Tutto ciò incide negativamente sulla qualità della vita e comporta anche riduzione della produttività lavorativa, diminuzione della vita sociale e svalutazione di sé.
Questo tipo di disturbo colpisce perlopiù:
- giovani donne che accusano molto il disturbo perché si combina con gli scompensi ormonali tipici del ciclo mestruale;
- anziani, sui quali incidono stanchezza e problemi del sonno, a causa dell’acutizzarsi degli squilibri di alcuni neurotrasmettitori già usuali con l’avanzare dell’età;
- bambini in età prescolare che manifestano sonnolenza, nervosismo e deconcentrazione dati del non poter più trascorrere molto tempo all’esterno dando libero sfogo all’energia.
L’autunno e la depressione che esso porta con sé non sono quindi da sottovalutare in alcun modo. Al contrario, è bene prevenire questo disturbo e agire tempestivamente per alleviarne i sintomi.
Autunno e depressione: i rimedi per ritrovare il benessere
Abbiamo visto come tale disturbo possa colpire molte categorie di persone. Fortunatamente però, esistono svariati rimedi e buone abitudini da poter mettere in pratica per contrastare il disturbo affettivo stagionale e alleviare sintomi e problematiche.
Ad esempio, per chi accusa in forma lieve la correlazione tra autunno e depressione, è utile trascorrere del tempo all’aperto. Stando almeno 1 ora al giorno alla luce naturale del sole, magari praticando dello sport, si favorisce la stabilizzazione degli ormoni che regolano l’umore.
Un’altra cosa importante da evitare è il cosiddetto “cibo spazzatura” perché eccessivamente ricco di zuccheri che sbilanciano i livelli di glicemia nell’organismo. Lo stesso discorso vale per il sale, che complica la digestione e incide anche sul flusso sanguigno. Meglio invece consumare alimenti sani ed energetici come cereali integrali, pesce, frutta secca e olio di oliva.
Anche meditazione e yoga sono ottimi rimedi contro l’ansia tipica di questo disturbo depressivo, perché lavorano sulla respirazione e contribuiscono a rilassare il corpo migliorando l’umore.
Per coloro che affrontano forme più acute di depressione stagionale (SAD) invece, la consulenza di uno psicologo o psicoterapeuta rappresenta un passo fondamentale verso il benessere. Attraverso un percorso personalizzato, è possibile acquisire strategie e terapie efficaci per gestire stress e fluttuazioni emotive, migliorando significativamente la qualità della vita.
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